Feltri: la riflessione sul bambino scomparso e ritrovato a Ventimiglia
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Bambino scomparso e ritrovato a Ventimiglia: con chi se la prende Feltri

Vittorio Feltri in tv

La dura riflessione di Vittorio Feltri sul giovane bimbo, Allen, scomparso e poi ritrovato a Ventimiglia. L’analisi sui genitori e il loro ruolo.

La storia del piccolo Allen, sparito a Ventimiglia e poi ritrovato in un casolare, ha fatto tanto parlare in Italia. Una vicenda ancora ricca di misteri e dubbi che ha portato persino Vittorio Feltri a dare un suo giudizio. Il giornalista, tramite il proprio editoriale su Il Giornale, ha acceso il focus sul ruolo dei genitori, non solo quelli di Allen, ma in generale.

Vittorio Feltri seduto
Vittorio Feltri – newsmondo.it

Feltri e il bambino di Ventimiglia

Rispondendo ad un suo lettore de Il Giornale a proposito della storia di Allen, il bambino scomparso e poi ritrovato a Ventimiglia in un casolare, Vittorio Feltri ha subito fatto capire la propria posizione: “Quanto accaduto a Ventimiglia ci offre una preziosa occasione per riflettere su un tema che preferiamo ignorare: la fragilità dei nostri bambini e l’imperdonabile distrazione degli adulti“, ha detto il giornalista.

“Non è questione di dare la colpa a qualcuno in particolare. È che viviamo ormai tutti in balìa di uno schermo, posseduti più che fruitori delle nostre diavolerie tecnologiche. Basta un attimo. Una notifica. Un messaggio. Una foto che ci distrae. E un bambino svanisce. Si allontana. Si perde. O, peggio, annega”, ha riflettuto ancora Feltri ponendo l’accento sulle disgrazie che, purtroppo, ogni giorno stanno accadendo.

L’analisi sui genitori e il loro ruolo

Il giornalista ha quindi proseguito la sua analisi sottolineando di non voler dare le colpe di quanto accaduto a qualcuno nello specifico ma ha posto l’attenzione su un tema attualissimo: “[…] Eravamo più presenti, più vigili, più attenti, meno distratti dal caos e dalla vacuità che oggi ci braccano. Guardavamo i figli negli occhi, li seguivamo, giocavamo con loro. Oggi no. Scrolliamo, è così che si dice? Facciamo storie sui social. Sorridiamo al telefono e non a chi ci sta di fronte”.

In questo senso Feltri ha quindi spiegato come l’evoluzione della tecnologia abbia cambiato anche l’approccio alla vita: “Siamo padri e madri connessi, ma alla rete, ossia disconnessi dalla realtà, dalla carne viva dei nostri affetti”.

Il giornalista ha poi concluso: “[…] Anche io ho avuto i miei momenti di distrazione. […] Ma oggi vedo troppe mamme e papà trasformati in zombie digitali I bambini non hanno bisogno di genitori ‘presenti online’. Hanno bisogno di genitori presenti, e basta“.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2025 12:11

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